Corrado Crocetta
Direttore scientifico di Statistica & Società
La pandemia da COVID-19 è, senza dubbio, la minaccia più grave che il nostro pianeta ha dovuto affrontare, dall’inizio di questo millennio.
Questa tragedia, come Bill Gates aveva previsto, ci ha trovati impreparati non solo dal punto di vista medico, ma anche dal punto di vista organizzativo.
I decisori pubblici italiani non hanno saputo sfruttare al meglio le informazioni che giungevano dalla Cina per cui, nella fase iniziale, c’è stata molta indecisione sulle misure da adottare.
La crisi ha evidenziato quanto sia importante poter disporre di informazioni dettagliate ed attendibili, in tempi rapidi, per poter prendere decisioni cruciali come: definire i tempi e le modalità di quarantena, prevedere il numero di posti letto di terapia intensiva necessari, ecc…
Purtroppo, i dati di cui disponiamo sembrano essere poco affidabili, perché, in assenza di uno studio fatto su un campione rappresentativo dell’intera popolazione, non siamo in grado di misurare la prevalenza e il tasso di mortalità del virus.
Anche il numero di morti, fornito giornalmente dalle fonti ufficiali, sembra essere molto sottostimato. In assenza di tamponi, i medici scrivono come causa di morte: polmonite interstiziale, però i sintomi indicano chiaramente che si tratta di infezione da COVID-19.
Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha più volte denunciato che i dati ufficiali non tengono conto delle tante persone anziane, a cui non è stato fatto il tampone, decedute in case di riposo, oppure in casa.
La carenza di dati rende, inoltre, difficile prevedere l’impatto che il lockdown di queste settimane avrà sull’economia italiana a globale. Confindustria, ad esempio, ha provato a misurare il livello di preoccupazione dei suoi associati, rilevando che la quasi totalità degli intervistati operanti nelle attività di alloggio e ristorazione ha dichiarato di aver già subìto gli effetti negativi della crisi. Analoghe preoccupazioni sono state espresse dai manager dell’industria manifatturiera ed in particolare dei settori dell’abbigliamento, dei mobili e dell’arredo.
E’ difficile, però, stimare quali saranno gli effetti in termini di fatturato, anche perché non è facile prevedere la durata, l’ampiezza e l’intensità di questa pandemia a livello globale.
Quanto sopra detto fa emergere una grande domanda d’informazioni attendibili e tempestive che sarebbero molto utili per prendere decisioni razionali in condizioni di incertezza.
In questo momento di grande difficoltà, la società civile deve mobilitarsi, chiamando a raccolta le sue forze migliori. E’ sotto gli occhi di tutti lo sforzo fatto dagli operatori sanitari nell’adempimento del loro dovere, spesso a discapito della loro incolumità e di quella delle proprie famiglie.
Anche gli statistici ed i demografi con grande generosità si sono attivati per mettere a disposizione della collettività le proprie competenze. Su iniziativa del prof Paolo Giudici, sul forum SIS, si è avviato un confronto che sin dalle prime ore si è arricchito del contributo di numerosi colleghi. I docenti Fabio Divino, Alessio Farcomeni, Giovanna Jona Lasinio , Gianfranco Lovison e Antonello Maruotti hanno creato una pagina facebook denominata StatGroup-19 che sta registrando numerosi post e visualizzazioni.
Su questi due canali di comunicazione è possibile trovare una lunga serie di proposte ed interventi sui diversi modelli di previsione, sulle fonti di dati disponibili, sulla qualità dei dati raccolti, sugli impatti economici della crisi, sul confronto fra le strategie poste in essere dai vari Paesi e sull’utilizzo di strumenti ICT per il monitoraggio degli spostamenti della popolazione per il contenimento del contagio e sui connessi problemi di rispetto della privacy.
Per fare una sintesi delle idee e dei contributi forniti dai vari colleghi, su proposta del direttivo della Società italiana di statistica e con la collaborazione dei gruppi e delle sessioni della SIS, si è deciso di far uscire un numero speciale della rivista Statistica & Società dedicato all’emergenza corona virus. Tutti coloro i quali siano interessati a fornire un contributo possono spedire un articolo di taglio divulgativo, di massimo 4000 caratteri, all’indirizzo statisticaesocieta@gmail.com, entro fine marzo.
Questo volume, come di consueto, sarà pubblicizzato attraverso i diversi canali social raggiungendo un’ampia platea di lettori interessati alla diffusione della cultura statistica, testimoniando l’importanza che la statistica può avere per prendere decisioni razionali anche in situazioni di crisi.
*Wordcloud relativo agli articoli sul COVID-19 pubblicati dal Corriera della Sera, disponibile su https://rccmazza.shinyapps.io/cometa/