Marica Manisera – Università degli Studi di Brescia
I Futures studies rivestono, ad oggi, un ruolo di particolare rilievo. L’obiettivo, estremamente importante in questo periodo pandemico, è di anticipare i cambiamenti e prevederne l’evoluzione, attraverso l’elaborazione di scenari ottenuti dalla convergenza di opinioni di esperti. In questo, la statistica può, ma soprattutto deve, assumere un ruolo essenziale.
Nella meravigliosa cornice della Loggia dei cavalieri si è tenuto il talk “Anticipare il futuro con la Statistica”, un’occasione per riflettere sul futuro e sul ruolo essenziale che la statistica può avere nello studio di scenari futuri al fine di consentire alle istituzioni, alle aziende e alle persone di prendere decisioni consapevoli.
Crocetta, Presidente SIS, ha moderato una sessione di interventi sul futuro, che hanno messo in luce come l’analisi statistica di dati oggettivi (demografici, climatici, economici, …) e soggettivi, prodotti da esperti o ottenuti da indagini statistiche, consenta di definire i fattori chiave per tracciare il cammino verso il futuro che vogliamo.
In questo contesto, i Futures studies rivestono un ruolo di particolare rilievo. Di Zio, professore di Statistica sociale, evidenzia come il futuro esista perché anticipabile nel presente, mediante la definizione dei futuri possibili necessari per poter fare scelte appropriate nel presente. L’obiettivo, estremamente importante in questo periodo pandemico, è di anticipare i cambiamenti e prevederne l’evoluzione, attraverso l’elaborazione di scenari ottenuti dalla convergenza di opinioni di esperti.
L’approccio auspicabile verso il futuro è proattivo. L’Agenda 2030 è ciò che può guidare la transizione verso un futuro sostenibile, ma Speroni dell’ASVIS guarda oltre il breve termine e punta sull’esigenza di adottare una visione sistemica a favore della sostenibilità anche dopo il 2030. Con questa prospettiva, resa più urgente dalla crisi sanitaria che ha cambiato il modo con cui la politica, l’economia e la società guardano al futuro, è nato il progetto FUTURAnetwork, che risponde alla necessità di esplorare i possibili scenari e di decidere oggi quale futuro scegliere.
La statistica può svolgere un ruolo fondamentale nella definizione di indicatori nuovi, che siano poi utilizzati dai media e dalla politica, per costruire una modellistica non solo economica ma anche sociale e di proiezione per il futuro.
Lo studio del futuro può basarsi anche sui dati rilevati attraverso la somministrazione di questionari, come spiega Adorno, del Coming World Project, che ha consentito la misurazione di percezioni e atteggiamenti dei cittadini sui temi di transizione digitale ed ecologica.
La statistica deve saper cogliere la sfida di anticipare il futuro, trasformando i dati in informazioni di valore che guidino le scelte verso il futuro. I dati, sottolinea Mori di Fridays for future, comunicano l’urgenza di trovare il modo di vivere in maniera più sostenibile, ma la molla che può far scattare nelle persone la voglia di agire è la narrazione, anche attraverso i dati, secondo cui possiamo costruire un mondo migliore di quello attuale.