Luglio 2017

La partecipazione, la pratica e consumo culturale dei gruppi sociali in Italia

Annalisa Cicerchia, Istituto Nazionale di Statistica
La partecipazione alle attività culturali è fortemente connessa con il livello di benessere delle famiglie, con il titolo di studio posseduto dalle persone e con le caratteristiche anagrafiche e riflette le condizioni di vantaggio o svantaggio sociale. Oltre che dall’accessibilità, fisica ed economica, di beni e di servizi, la pratica culturale è largamente condizionata dall’educazione e dalla consuetudine, che formano il gusto.


I BIG DATA PER LA PROFILAZIONE DELL’UTENTE: IL SUCCESSO A PORTATA DI MOUSE

Maria Motti e Paola Zuccolotto

Il termine Big Data è da tempo entrato nel vocabolario comune, ma non è semplice comprendere pienamente cosa sia e come venga impiegata questa nuova tipologia di dati. Per chiarirsi le idee serve partire dai numeri: il concetto di Big Data nasce infatti dall’enorme e recente esplosione di numeri, dovuta all’evoluzione tecnologica e alla conseguente digitalizzazione. Ogni 60 secondi, sul web, vengono raccolti dati sulle 216.302 foto condivise in Facebook, sui 2.430.555  like di Instagram, o sulle 86.805 ore di streaming guardate su Netflix (altri esempi nell’immagine, Fonte dati: Domo, Fonte immagine: elaborazione personale).


Statistiche connesse agli Eventi Estremi ed ai Disastri

Angela Ferruzza, Giovanna Tagliacozzo, Angelica Tudini – Istat

Sul lato degli eventi estremi e disastri, nel 2015 è stata definita la Task Force UNECE Measuring Extreme Events and Disasters, con il mandato di considerare il ruolo degli Istituti Nazionali di Statistica nella produzione di dati sul verificarsi di tali eventi e sui loro impatti nei sistemi naturali ed in quelli umani.


Cambiamenti Climatici: una domanda di informazione statistica integrata

Angela Ferruzza, Giovanna Tagliacozzo, Angelica Tudini – Istat

I rischi indotti dai cambiamenti climatici sulla sicurezza della popolazione e delle infrastrutture, sugli equilibri eco-sistemici, sulla disponibilità delle risorse naturali, si impongono all’attenzione dell’agenda politica a livello globale e nazionale rafforzando la richiesta di informazione statistica sui fenomeni sociali, ambientali ed economici connessi a questi temi e sulle loro interrelazioni.


Le statistiche ufficiali sui vaccini in Italia

Carlotta Galeone, Claudio Pelucchi
Forse pochi sanno perché i vaccini si chiamino vaccini. Per cercare la risposta bisogna tornare indietro nel tempo, più precisamente nel XVIII secolo quando il medico britannico Edward Jenner, che lavorava nelle campagne nei dintorni di Bristol, osservò che le mungitrici di mucche non venivano infettate dal vaiolo umano. Ebbe l’intuizione di utilizzare il pus delle mucche malate (da cui il nome vaccino) per infettare un ragazzino sano. Per qualche giorno, egli ebbe la febbre, ma guarì.


La valigia dei migranti: Una valutazione dei flussi internazionali di acqua virtuale associati al flusso migratorio.

Rodolfo Metulini

Il processo di produzione di beni di consumo richiede grandi quantità d’acqua a livello mondiale. A tal riguardo, l’acqua utilizzata lungo tale processo prende il nome di acqua virtuale, termine originariamente proposto da Allan (1998). Quando i beni vengono commerciati avviene un implicito spostamento di acqua richiesta per la loro produzione, generando così i cosiddetti flussi di acqua virtuale (FAV).


I gruppi sociali, una descrizione della società italiana

Eleonora Meli, Andrea Cutillo
Il Rapporto annuale 2017 dell’Istat ha dato una lettura dell’andamento complessivo del Paese tramite una suddivisione delle famiglie in gruppi sociali. L’analisi della società attraverso i gruppi sociali si inserisce tra gli studi condotti dall’Istituto sulle diseguaglianze, intese non solo in termini di distribuzione delle risorse economiche, ma anche in termini di collocazione sul mercato del lavoro e di partecipazione sociale e culturale.



Diseguaglianze nell’uso del tempo libero tra i gruppi sociali

Tania Cappadozzi, Manuela Michelini, Laura Cialdea
Il tempo libero rappresenta una delle dimensioni che più incidono sulla qualità della vita della popolazione; è, infatti, quella quota di tempo che gli individui possono dedicare ad attività scelte liberamente, non soggette a vincoli imposti dall’esterno, non finalizzate a lucro e considerate fonte di piacere e/o di riposo.